La convenzione nazionale del Partito Socialista francese ha approvato a Parigi il 26 gennaio un progetto elettorale per il 2002, La vie en mieux la vie ensemble, in cui un lungo capitolo è dedicato alla costruzione dell’Europa politica. Questo capitolo, pur contendo diverse indicazioni contraddittorie ed ambigue, termina con il seguente paragrafo, che mette in evidenza come, anche per realizzare degli obiettivi minimi, i socialisti francesi ritengono ormai indispensabile l’iniziativa di un gruppo di paesi.

“Questa è la ragione per cui, i paesi che vogliono andare più avanti degli altri sulla strada dell’Europa politica che noi vogliamo, potranno farlo a partire dal metodo delle cooperazioni rafforzate. Così è stato realizzato l’Euro. Si staccherà allora in seno all’Unione un’avanguardia. Essa potrà essere costituita dai sei paesi fondatori, più abituati al lungo cammino comunitario. Questa avanguardia potrà raggruppare i paesi che hanno già adottato l’Euro. Poco importa il numero, l’essenziale è la volontà comune. L’essenziale è rimanere aperti a tutti coloro i quali vorranno unirsi a questa dinamica. L’essenziale, infine, è che la Francia e la Germania si dedichino rapidamente alla realizzazione di questo progetto”.

 

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