La Gioventù Federalista Europea guarda con attenzione alla protesta del Movimento 15-M, dei cosiddetti “Indignados”, che rappresenta l’ennesimo e importante segnale di un malessere ampio e diffuso che accomuna i giovani di tutta Europa, dovuto alla mancanza di lavoro, di opportunità, di ricambio generazionale e di prospettive future.

In Europa, con la crisi generata dal crac della finanza statunitense e divenuta velocemente fenomeno globale, sono emerse tutte le contraddizioni legate al fatto di avere creato una moneta senza Stato e di non aver perseguito l’obiettivo dell’unità politica, ma solo quello dell’integrazione del mercato. Per questo i nostri paesi non sono più in grado di crescere, di affrontare la questione del debito pubblico e di investire a lungo termine per le nuove generazioni.

Nel nuovo quadro internazionale che si va delineando, l’inadeguatezza dei nostri Stati e della stessa Unione europea, che è ancora priva dei mezzi che le permettano di agire in campo economico e in politica estera, mette a repentaglio i traguardi politici e sociali conquistati negli scorsi decenni in Europa. Sono a rischio la stessa democrazia, perché crescono le tensioni che alimentano il populismo, e il nostro modello di Stato sociale.

Solo il rilancio politico del progetto europeo può offrire una vera alternativa al declino del nostro continente. Per una politica credibile di uscita dalla crisi, per il rilancio dello sviluppo e per sostenere un’effettiva crescita dell’economia servono piani europei e soprattutto strumenti e poteri europei per attuarli; serve una vera solidarietà europea e la consapevolezza di costituire un’unica comunità di destino, sopratutto da parte delle giovani generazioni, capaci di dimostrare una inedita sensibilità politica europea, come dimostra il fermento nella piazze del Vecchio continente. In una parola serve la Federazione europea.

Per noi giovani non è il momento di rassegnarsi! È invece il momento di battersi pacificamente, ma con forza, per spingere i nostri paesi ad impegnarsi per la realizzazione della Federazione europea, anche partendo da un’avanguardia di Stati all’interno dell’Unione, senza farsi frenare da chi è contrario e lasciando aperta la possibilità a chi vorrà aggiungersi in un secondo momento. È giunto il momento della realizzazione della prima vera rivoluzione pacifica della Storia, la fondazione dell’Europa politica, federale e democratica.

Se vogliamo poter tornare a sperare nel futuro e se non vogliamo rassegnarci alla sconfitta, dobbiamo essere capaci di rivendicare la Federazione europea, SUBITO!

25 Maggio 2011

 

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