Signor Presidente della Repubblica,

Le scrivo a nome dei giovani federalisti lombardi per ringraziarLa delle parole pronunciate ad Aquisgrana il 9 maggio scorso, alcune delle quali ci hanno colpito particolarmente perché, secondo noi, indicano con chiarezza la necessità dell'impegno dei giovani per la fondazione di uno Stato federale europeo.

Di fronte al Suo messaggio, ognuno di noi sente forte il richiamo alla propria responsabilità di giovane cittadino europeo: il processo di unificazione europea potrà completarsi soltanto se le nuove generazioni capiranno fino in fondo che l'Europa è prima di tutto una comunità di destino e che lo Stato federale europeo è il nostro solo futuro.

Animati da questi ideali e consapevoli della necessità di pensare e agire con realismo politico, militanti giovani e meno giovani del Movimento Federalista Europeo hanno organizzato a Milano, nei giorni dal 9 al 12 maggio, un'importante raccolta di firme su una cartolina-appello da inviare ai Capi di governo dei Sei Paesi fondatori dell'Unione europea, perché rompano gli indugi e assumano l'iniziativa per fondare il primo nucleo di uno Stato federale europeo aperto a tutti i paesi dell'Unione.

Come sottolineato anche da Lei ad Aquisgrana, "fin dall'inizio dell'avventura europea, da parte dei sei Stati firmatari del Trattato di Roma, fu applicato il principio guida della limitazione delle sovranità nazionali da parte di un'avanguardia di Stati, aperta e non esclusiva, e sempre pronta a nuovi avanzamenti". Ed è proprio questo il senso del richiamo alla loro responsabilità storica da noi indirizzato ai governanti dei paesi fondatori. L'iniziativa ha avuto un grande successo e altre ne seguiranno in diverse città europee: sono state firmate diverse migliaia di cartoline da parte di cittadini italiani e di molti altri paesi dell'Unione.

L'Europa si trova di fronte alla drammatica alternativa tra la creazione di uno Stato federale europeo e la fine del suo ruolo storico. Solo una coraggiosa decisione da parte dei governanti eredi e successori di Adenauer, De Gasperi, Schuman e Spaak potrà evitare che l'Europa, sempre più emarginata nel quadro mondiale e condizionata dalle sue divisioni interne, sia trascinata sulla via della decadenza civile, sociale e politica. Il futuro dell'Europa, Signor Presidente, è nelle mani di Capi di Stato e di governo capaci di scelte politiche lungimiranti e coraggiose.

Nel 1950, l'allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi manifestò a Palazzo Sistina la sua adesione alla petizione del Movimento Federalista Europeo per lo Stato federale europeo. Memori di questo illustre precedente ci permettiamo di inviarLe il testo della cartolina appello che testimonia la prosecuzione della battaglia iniziata da Altiero Spinelli. Osiamo sperare che, al pari del Suo predecessore, possa condividerne lo spirito e l'obiettivo.

Con i sensi della mia più alta stima,

Emiliano Recupero
Segretario Regionale Lombardo
Gioventù Federalista Europea

 

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