Editoriale

L’ Italia sta attraversando una delle fasi più difficili della sua storia. Fattori strutturali, gravi, di debolezza interna si accompagnano ad un quadro internazionale che vede tutto l’Occidente, e l’Europa in particolare, in grave difficoltà. E’ impensabile pertanto che la soluzione ai problemi del nostro paese possa essere ricercata esclusivamente sul piano nazionale.

La ricerca della soluzione dei problemi che dobbiamo affrontare – dalla gestione dei flussi migratori, destinati a crescere, all’uscita dalla crisi economica e alla ripresa della crescita, fino alle questioni della sicurezza – parte dalla capacità di costruire una vera Unione europea, uno Stato federale a livello europeo.

Finché la prospettiva federalista rimarrà in piedi nel dibattito politico, gli Stati membri dovranno fare i conti con la scelta irrevocabile di portare a compimento l’integrazione del Continente, essendo questo l’unico modo non solo per mettere al sicuro l’euro, ma anche per assicurare all’Europa un ruolo nel nuovo mondo multipolare.

Occorre fare un salto di qualità a livello europeo e smettere di pensare che si possa uscire dalla crisi con politiche nazionali e senza solidarietà reciproca.

Segnalazione bibliografica del libro, Per una buona ragione (Ed. Laterza, 2011).

La Gioventù Federalista Europea guarda con attenzione alla protesta del Movimento 15-M, dei cosiddetti “Indignados”, che rappresenta l’ennesimo e importante segnale di un malessere ampio e diffuso che accomuna i giovani di tutta Europa, dovuto alla mancanza di lavoro, di opportunità, di ricambio generazionale e di prospettive future.

I cambiamenti in atto sono frutto della transizione verso un nuovo ordine mondiale, i cui tratti sono ancora molto difficili da delineare. In assenza, infatti, di prospettive alternative alla pax americana, il rischio, serio e drammatico, soprattutto per le popolazioni, è che la battaglia per la democrazia e il progresso non trovi sbocchi effettivi, e che le tensioni crescano aprendo la strada a nuovi regimi oppressivi.

Alcune considerazioni sul Nuovo Concetto Strategico della NATO e l’accordo di cooperazione militare franco-britannico.

La crisi finanziaria ed economica che ha colpito l’Occidente e che, per la prima volta dopo molti decenni, vede gli Stati Uniti in affanno sul terreno della competizione economica, ha reso problematici i forti squilibri commerciali fra Cina e Usa.

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