Europa

I recenti e tragici avvenimenti in Ucraina, che hanno portato alla caduta e alla fuga del presidente Janukovich, hanno visto trionfare la rivolta popolare, che ha avuto il pregio ed il coraggio di persistere nelle proprie richieste sino alla caduta del presidente in carica.

Le manifestazioni in corso in questi giorni in Ucraina a favore della adesione all’UE pongono la giovane nazione e l’Europa stessa dinanzi alla loro impotenza.

Tra il 1950 e il 1954 in Europa vi furono lunghe trattative attorno alla possibilità di costituire una Comunità europea di difesa (CED) che aveva come scopo la costituzione di un esercito europeo per superare il problema del riarmo tedesco in un’ottica di reciproca integrazione e per consentire agli Stati membri della CECA di dotarsi di una politica di difesa e sicurezza.

L’unione bancaria è uno dei quattro pilastri della politica finanziaria dell’euro, insieme a quello fiscale, economico e politico.
Tutto parte dalla necessità di salvaguardare la moneta, che è il vincolo di unione più forte tra i 17 paesi.
L’unione bancaria ha già delle scadenze precise. Perchè necessaria? A che cosa serve? Come funzionerà? Chi si oppone e perché?

Il rapporto tra la cancelliera Merkel ed il presidente Hollande è stato interpretato da molti giornalisti e dagli stessi esponenti del mondo politico come un confronto tra destra e sinistra (più precisamente tra austerità e crescita), impersonato da due leader che rappresentano sia forze politiche sia paesi diversi. Pochissimi hanno invece evidenziato come la Germania si sia dichiarata pronta a creare l'unione politica europea, mentre la Francia, per l’eurozona, ha continuato a sostenere la prospettiva intergovernativa.

Il 5 novembre è stato pubblicato in Francia il rapporto stilato dal Commissario generale agli investimenti Louis Gallois, che era stato incaricato dal governo di analizzare lo stato di salute dell’industria del suo paese. Sulla base di questo rapporto, intitolato Patto per la competitività dell’industria francese, il governo ha poi adottato una serie di misure per cercare di rilanciare il settore industriale.

Il deludente esito del dibattito sulle prospettive di finanziamento dell’Unione europea 2014-2020 che si è concluso nell'ultimo Consiglio europeo ha evidenziato come il procedimento intergovernativo a ventisette che caratterizza l'attuale sistema di formazione, gestione e impiego del bilancio europeo non è adeguato a promuovere la crescita, lo sviluppo e l’occupazione per fondare il rilancio economico dell'Europa. L'alternativa è rappresentata dal piano per la così detta unione economica e politica presentato nel blueprint della Commissione europea e nel documento redatto dai quattro presidenti di Consiglio, Commissione, Parlamento e Banca Centrale che prevede la creazione di “un bilancio autonomo per l'eurozona dotato di una capacità fiscale per aiutare i paesi membri ad assorbire gli shock”.

La crisi che sta colpendo la Grecia da ormai tre anni ha in realtà origini profonde radicate nelle istituzioni e nelle caratteristiche del paese. Come si sta intervenendo su questa situazione, chiaramente insostenibile?

La Cancelliera Angela Merkel, intervenendo al congresso della CDU, ha affermato che il compito dell’attuale generazione di politici è quello di completare l’Unione economica e monetaria e di creare, passo dopo passo, l’unione politica.

Occorre fare un salto di qualità a livello europeo e smettere di pensare che si possa uscire dalla crisi con politiche nazionali e senza solidarietà reciproca.

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