La globalizzazione e i problemi legati alla necessità di ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera hanno riaperto il dibattito sul nucleare.

Onorevole,
le scrivo a proposito delladella Risoluzione n. B6-0327/2006, approvata dal Parlamento europeo il 14 giugno scorso, relativa alle “prossime iniziative per il periodo di riflessione e analisi sul futuro dell’Europa”...

Lettera del Vicepresidente Federazione Italiana Associazioni Partigiane in merito alle note pubblicate nell’Alternativa europea dello scorso aprile sotto il titolo “la disUnione europea”.

L’unica possibilità di realizzare l’Europa politica che tanti invocano è quella di abbandonare la logica dei piccoli passi e dell’evoluzione del quadro europeo attuale e di costruire, fuori dai trattati esistenti e soprattutto fuori dal quadro dell’Unione, uno Stato federale a partire dai Paesi fondatori e con quanti altri vorranno immediatamente aderire.

Players continentali europei operanti in un libero mercato si possono formare solo in un quadro statuale europeo.

L’Italia ha bisogno dell’Europa, e viceversa. Sono necessarie iniziative forti per rovesciare la situazione finché c’è tempo.

In una intervista rilasciata al Quotidiano del Popolo cinese (200306), Zbigniew Brzezinski (1) ha tracciato quelle che secondo lui sono le linee direttrici di sviluppo dei rapporti internazionali nel prossimo futuro.

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